Barriere Fotoelettriche
Sensori optoelettronici a telaio
I sensori optoelettronici a telaio chiuso di-soric lavorano secondo
il principio degli sbarramenti fotoelettrici ed impiegano diversi
proiettori e ricevitori per permettere il rilevamento di oggetti,
anche piccoli, di qualsivoglia materiale, purché non
trasparente. Essi possono venir impiegati, ad esempio, come
generatori di impulsi per il conteggio di oggetti in caduta libera
oppure per il controllo di espulsione pezzi su fustellatrici o su
presse.
Tramite un commutatore posto sulla parte posteriore della
custodia, è possibile impostare il funzionamento dei telai in
modo dinamico oppure statico. In esecuzione dinamica
vengono rilevati solo gli oggetti che passano attraverso il telaio
ad una certa velocità, non vengono invece rilevati particolari
che stazionano all‘interno del telaio o che passano molto
lentamente. In esecuzione statica, vengono rilevati tutti gli
oggetti, sia in movimento che fermi, all’interno dell‘area di
rilevamento. I trasmettitori ed i ricevitori sono protetti contro
gli urti da finestre ottiche realizzate in vetro. Inoltre, per
permettere la pulizia dei sistemi ottici, nei lati otticamente
attivi del telaio sono presenti degli ugelli per l‘immissione di
aria forzata.
L’elettronica è integrata all’interno della robusta custodia
metallica, due potenziometri permettono di regolare con
precisione la sensibilità nonchè la durata dell‘impulso di uscita,
che è indipendente dalla velocità di passaggio dell’oggetto
da rilevare. Tutti gli apparecchi sono provvisti di connettore
con LED visibile a 360°.
Per merito del circuito brevettato e del principio di
funzionamento (statico/dinamico), i sensori optoelettronici a
telaio di-soric sono in grado di adattarsi perfettamente alle
variazioni delle condizioni di impiego, dimostrando di essere
insensibili alla presenza di polveri ed oli e mantenendo
inalterate le proprie caratteristiche nel tempo.
E‘ perciò possibile rilevare, ad esempio, particolari che cadono
attraverso un tubo in plexiglas, anche se la trasparenza di
quest‘ultimo varia nel tempo.